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Eventi e cose “strane” vissute

Eventi e cose “strane” vissute - Lo Spirito

Da piccolo, alle elementari, quando c’era qualcuno che mi voleva “menare”, spuntava sempre qualcuno che mi soccorreva. Poi alle medie i miei 80 chili erano un deterrente tale da scoraggiare chiunque dallo sfidarmi.

La prima volta che siamo andati con Ezio in Egitto avevamo preso un biglietto “turistico”. Una volta sulla nave ci raggiunge, nel posto prenotato il Comandante che ci invita a prendere posto in una cabina, posto più consono alle nostre presenze, senza sovraprezzo.

Sempre in Egitto, alla fermata del Bus, a Giza, pronti per tornare al Cairo, grazie al tassista che parla Italiano conosco il primo “Sufi” della mia vita                     

( ho ancora quasi piena la "sua" boccetta del suo profumo che mi ha regalato).

 

Una volta, nelle mie visite al Principe Sansevero, a Napoli, sono andato con mia moglie Daniela e  mia figlia ( questa esperienza me l’ha ricordata Camilla, l’interessata).

Dopo essere stati col Principe Sansevero, nell’omonima Cappella, e aver girato da turisti per Napoli in festa per il Santo Natale, siamo andati in albergo, sempre il solito in via Mezzo Cannone.

                                                  
Ci stavamo preparando a dormire quando un “fantasma”, approfittando della sensitività di Camilla, giovincella e in età prepuberale, si è introdotta nel suo corpo nel tentativo di comunicare il suo stato. 

Non nego che il fatto, in un primo momento, ha scombussolato Camilla, alla sua prima esperienza alle prese con un “fantasma”: le due personalità (di Camilla e dell’ospite ) coesistevano e si sovrapponevano e a tratti si alternavano.

Sono stato spinto a placare gli animi, di Daniela, alquanto agitata, e di Camilla che era anche spettatore del cambiamento repentino e radicale della voce quando parlava il “Fantasma”, molto più piccola di Camilla, il che facilitava la       “simpatia” ( soffrire insieme). 

Parlo di “fantasma” perché era a tratti parzialmente visibile con i suoi vestiti di un’epoca passata da tempo. Ho dovuto chiamarla per nome, Anna, per farmi descrivere la sua condizione:

cercava , invano … la mamma. 

La mamma che era morta poco prima di lei, durante un bombardamento. Ma la

sua mamma non era solo morta, era anche trapassata ( trans = al di là, oltre ),

cioè aveva anche cambiato dimensione vibratoria, lei, Anna, non ancora.

Con blandizie prima e tono autorevole e paterno poi, condito con una carica di

profonda “compassione” le ho fatto vedere il tunnel con alla fine


la luce senza luce”, e piano piano ha cominciato a desiderare di volersi

 ricongiungere con la sua mamma, al di là del tunnel con alla fine   

                          “la luce senza luce”  

 ( la chiamo “luce senza luce” perché a ben vedere non c’è luce nel senso

 comune, ma sono le cose stesse e gli esseri che lì compaiono ad essere 

                        essi stessi “luminescenti” ! ).  

 

Ad un tratto è scomparsa, trapassando e dicendo ciao, ciao (da bambina quale era in vita ) attraversando lo specchio che era davanti a lei dentro la camera dell’albergo. 

Questo è un esempio di quelle “Anime perse, smarrite” e non ancora capaci di

Trans-ire nella loro dimensione più idonea e non più corporea e quasi del tutto

 immateriale.

Oggi, parlando di morti si dice “trapassato”, dando per scontato che il soggetto,

contemporaneamente, morendo sia anche riuscito a cambiare piano vibratorio,

 ma non per tutti è così facile o automatico, non ci sarebbero queste 

                                           “Anime smarrite”.


La prima volta, nel ’79, che siamo stati ( eravamo dodici persone) da SaiBaba, dopo che i Seva ci stavano menando, la sera sotto Casa Sua mentre cantavamo

 

                                             la Gayatri,

 

il giorno dopo, uscendo dall’Ashram per fare colazione, fuori della porta, quelli che uscivano venivano “assaliti” da uno stormo di “mendicanti” di varia natura.

 Tutti vengono seguiti e inseguiti dai mendicanti , tutti tranne me.

Si tengono alla larga, evitandomi ed abbassando lo sguardo. Qualche Indiano, vedendo la scena, si è avvicinato per sapere quale pratica “ascetica” stavo seguendo per avere questi effetti.

 

La cosa mi lascia semplicemente “indifferente” !! Non ho nessuna proiezione o


introiezione nei confronti di quei “mendicanti”, non li giudico e non li disprezzo.


Ognuno ha il suo Karma da trascendere attuando il proprio Dharma, tutto qui.

 

Ancora Camilla, anni fa, ha voluto visitare la Sicilia e l’ho portata. Eravamo sull’Etna, con le gip condotte dalle guide in alta quota, e Camilla mi chiese:    papà fai eruttare il vulcano … non ho mai visto un’eruzione. Non erano previste eruzioni, tant’è vero che eravamo con le guide in alta quota. Mi ha sollecitato a convincere il vulcano ad eruttare e ho annunciato a tutti che ci sarebbero state entro 12 minuti  delle piccole eruzioni non pericolose. 

 Poco dopo … ecco l’eruzione su commissione … era ben attivata con fontane di fuoco, bellissime al tramonto e brontolii e piccole scosse telluriche. I turisti terrorizzati e le guide molto preoccupate, nonostante le mie rassicurazioni, si sono affettate a riunirci e riportarci al rifugio.

Fra tutte le mie esperienze ( di tipo fisico ) vissute, la quantità e la qualità

dell’Energia che ho percepito nell’attivare l’evento è la più straordinaria e di una

profondità incredibile e impareggiabile, ad oggi ! 

 

Una volta ero con un’amica ( quella che mi ha portato a Napoli da Sansevero e Moscati ) in Slovenia e mentre guardavo il mare limpidissimo, gustando un gelato di frutti di bosco, mi confidò che in vita sua non aveva mai visto un arcobaleno. Ho continuato a guardare il mare limpidissimo, e, finendo di gustare il gelato, le dissi che di lì a poco avrebbe visto …

Tuoni e fulmini e saette, nuvoloni nerissimi che si avvicinano da dietro le montagne e un acquazzone si abbatte sui gitanti, mentre continuo a guardare il mare limpidissimo. L’amica si mette ad urlare di gioia mentre conta gli arcobaleni, enormi, giganteschi, grandiosi  … come mai visti : 1, 2,3 … 12 … 24 arcobaleni da Nord a Sud.

  

 A volte la Natura è … straordinaria nell’esaudire desideri di cuori puri e semplici.

 

Nel mio ufficio …

 

tutti i dipendenti e colleghi di lavoro sanno di queste “stranezze” che aleggiano attorno

 

e quando serve chiedono il mio “intervento”.

 

Una volta, ero appena tornato dal Brasile, dal mio amico DR.FRITZ, un dipendente

 

era malconcio e con in mano la lastra a raggi X appena fatta. Emilio M. mi disse che

 

dovevano operarlo per non perdere le gambe e mi chiese se potevo aiutarlo.

 

Gli sono entrato con la mano ( in doppio ) dentro il corpo ed ho smaterializzato le cisti.

 

Ha descritto, senza sentire dolore, esattamente quello che stavo facendo e non era in

 

grado né di sapere quello che stavo facendo, né di vedere nulla perché era di spalle.

 

Dopo non ha avuto più niente alla schiena e l’operazione prevista è stata annullata.

 

Una volta il collega Roberto B. chiese il mio aiuto per vendere la casa che non riusciva a

 

vendere. Gli dissi: aspetta che vado a casa tua per vederla ( sottinteso che non ero mai

 

stato a casa sua e non me l’aveva descritta). Gli ho descritta la casa e gli dissi di portare

 

un pezzettino di intonaco e della pittura ammuffita del tetto della stanza da letto

 

( questa operazione non ha nulla a che fare con l’evento, è solo un “supporto” per la

 

mente del soggetto – se è “fragile”- ).

 

Il reperto fu conservato in cassaforte dal contabile dentro una busta sigillata, firmata con

 

la data del giorno e che conteneva la descrizione dettagliata della nuova casa, con

 

dettagli sulla forme e il colore del palazzo, casa che avrebbe poi trovata tramite agenzia e

 

comprata. Questa procedura del vendere una casa e trovarne una nuova, sempre prima

 

descritta e messa la descrizione in busta sigillata in cassaforte, ma non letta prima

 

del fatto avvenuto da nessuno, si è ripetuta negli anni diverse volte.

 

Un collega petulante e palesemente ostile mi provocava in continuazione pretendendo

 

una “dimostrazione” del paranormale. Non gli davo retta, oberato come ero dal lavoro.

 

Ma un giorno che scocciava più del solito gli dissi: Claudio Z. … se non la smetti ti do la

 

dimostrazione” … e petulante come è insisteva e ironizzava. Ho fermato il lavoro che

 

stavo facendo e gli chiesi cosa voleva che facessi. Rispose: visto che fai queste “cose

 

perché non vai a casa mia e me la descrivi ? Come mio solito alzo un po’in alto di 45°

 

a SX ( in questi casi) lo sguardo e “vado” a casa sua, ma mentre la sto descrivendo,

 

sento del rumore che proveniva dal bagno. Mi  avvicino e vedo una donna che si sta

 

facendo la doccia e descrivo anche questo a Claudio, il quale sostiene essere impossibile,

 

perché è a lavorare. Gli chiedo il permesso di guardare chi è e, vedendola da dietro, gli

 

descrivo i segni particolari, come una voglia scura a forma di freccia sulla natica SX.

 

Claudio sembrava fuori di sé! Si affannava inutilmente a telefonare a casa , ma nessuno

 

rispondeva. Solo dopo un po’ di tempo la moglie rispose dicendo che mentre faceva la

 

doccia il telefono continuava a squillare. Da quel giorno Claudio non ha più scocciato.

 

Sempre in ufficio, visto che sento arrivare i terremoti , se non mi alzo dalla scrivania

 

dopo le prime scossette, i colleghi si tranquillizzano e continuano a lavorare incuranti …

 

Penso che possa bastare … delle loro cose personali e dialoghi con i loro defunti non

 

ne parlo per rispettare la loro riservatezza, visto che sono un garante della  “privacy” !

 

Delle loro e altrui malattie preferisco non parlarne in pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

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