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Il gatto di Schroedinger

Il gatto di Schroedinger - Lo Spirito

( l’autore dell’articolo che segue cerca di screditare, con la sua logica, le conseguenze che implica la fisica quantistica - MQ -, ma non è consapevole del fatto che con le sue scarne e scarse argomentazioni si sta massacrando gli elettroni )

nota bene : le scritte in corsivo sono aggiunte personali di Massimo Molinari 

Dio non gioca a dadi con il mondo:

 

 

Preferisce il poker !

 

I paradossi della MQ 

"Le nostre prospettive scientifiche sono ormai agli antipodi fra loro. Tu ritieni che Dio giochi a dadi con il mondo: io credo invece che tutto obbedisca ad una legge, in un mondo di realtà obiettive, che cerco di afferrare per via totalmente speculativa.                                                          Lo credo fermamente, ma spero che qualcuno scopra una strada più realistica o meglio un fondamento più tangibile di quanto non abbia saputo fare io. Nemmeno il grande successo iniziale della teoria dei quanti riesce a convincermi che alla base di tutto vi sia la casualità, anche se so bene che i colleghi più giovani considerano questo atteggiamento come un effetto di arteriosclerosi. Un giorno si saprà quale di questi due atteggiamenti istintivi sarà stato quello giusto." 

                                                                            Albert Einstein

 

- Ma ... uno “scienziato”… che “crede” … che tipo di scienza trasmette ? -

 

Effettivamente è assai strano pensare che allo stato primo la materia sia governata dal caso... quasi che secoli, millenni di ricerca abbiamo portato l'uomo nuovamente sotto il dominio di Ananke, il Fato, la più elevata Divinità greca... 

Ed è per questo che i più grandi scienziati, padri fondatori stessi della MQ, abbiano cercato di esplicitare l'assurdità  nuova strada imboccata dalla loro teoria attraverso paradossi.  Uno dei più conosciuti: 

 

IL GATTO DI SCHROEDINGER 

 

L'esperimento ipotizzato da Schrödinger è un estremizzazione di quello che realmente dovrebbe avvenire in natura: 

Avete davanti a voi una scatola: prendete un gatto, un atomo radioattivo, e una lattina piena di cianuro. Chiudete la scatola e la mettete da parte. 

Vi hanno assicurato ( - ipse dixit ? - ) che l'atomo decadrà “più o meno” entro un giorno, in quel momento verrà attivato un dispositivo che farà aprire la lattina, e di conseguenza morire il gatto a causa dei gas tossici emessi.  

Dopo “quasi” una giornata vi ritrovate nuovamente con la scatola in mano:  

Cosa vi aspettate di trovare? 

Non ci vuole molta fantasia a rispondere, sono possibili solo 2 combinazioni:  

Gatto vivo- atomo integro     Gatto morto- atomo disintegrato

 

E … il principio del terzo escluso ???

 

( Nell’intervallo matematico fra 0 e 1 funzionano tutti i componenti elettronici ! )

Sembrerà, però scontato a tutti che nell'istante in cui voi vi accingete ad aprire le sorti dell'animaletto siano già segnate... 

 

La meccanica quantistica, invece, vi dice che il gatto si troverà in una condizione stranissima: - semplicemente indeterminata - 

 

né vivo, né morto (- non sicuramente vivo , non sicuramente morto -)

 

Per capirci, è come se la natura avesse preso le vostre due combinazioni e proprio nell'istante in cui voi aprirete la scatola ne estrarrà una:

sarà questa quella che voi vedrete. 

Siete VOI in un certo senso a decidere riguardo alla sorte del gatto, che restano in bilico per tutto il tempo precedente.  

A questo punto Wigner si chiese: perché le leggi della MQ non devono valere anche

per voi che aprite la scatola, ma solo per quello che c'è dentro? 

 

-Ha ragione Wigner, valgono comunque, sia

per il soggetto esaminatore che per

il soggetto esaminato ( tutti e due sono sotto stretta osservazione ) .

 

-Nel senso che:

1)   aprendo la scatola trovate il gatto vivo, allora anche voi siete   vivo,     da adesso potete morire in qualsiasi momento ;

 

2)   aprendo la scatola trovate il gatto morto, allora anche voi siete morto:   o da morto potevate aprire la scatola o siete morto nell’aprire la scatola . 

 

  Naturalmente voi avete una posizione privilegiata... come il gatto che viene

 “messo” nella scatola (non sappiamo se consenziente all'esperimento ) - .


 

                                                SINTESI: 


 

( se per ogni gatto morto  ammazzato, secondo la tradizione che non fa test, ci sono 7 anni di disgrazie, vuol dire che lo “scienziato”-loco, in questo caso- si prende perlomeno 350 anni di disgrazie. E’ così dovrà reincarnarsi ameno 5 volte per tentare di azzerare il suo Carma che - secondo “lui”che non crede – non esiste –,

          più modesto Albert -


 

Che strano mondo!  (-quello di chi ha scritto l’articolo-)

 

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