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ESOTERICO ED ESSOTERICO

ESOTERICO ED ESSOTERICO - Lo Spirito

  Pare che l’esoterico e l’essoterico costituiscano le due facce di una sola medaglia: due facce distinte e uno solo il materiale. Si suole anche comparare questa dualità, unica nella sua concezione, al simbolismo dell’arazzo, dove l’incrociarsi della trama e dell’ordito e la struttura del tessuto conformano il disegno visibile del tappeto.

Ci sarebbe dunque una faccia interna, occulta ed invisibile, grazie alla quale è possibile la manifestazione esterna del disegno, il colore e l’apparenza sensibile dell’arazzo, che riconosciamo come tale per queste caratteristiche, benché sia ovvio che se non fosse per la disposizione e incrociarsi della trama e l’ordito, e per l’intelligenza che ha ordinato la sua struttura, questo arazzo non sarebbe altro che una confusione senza senso, un caos, vale a dire che non sarebbe.

È dunque evidente che esiste un primato fra una faccia e l’altra del tappeto, essendo quella interna anteriore e origine dell’esterna, la quale ha una ragione d’essere subordinata alla prima, benché sia complementare ad essa.

All’interno e occulto ubbidisce l’esterno ed evidente, così come la parola è preceduta dal pensiero, ed è l’essenza di questo pensiero ciò che produce e giustifica la parola. In qualunque cosa e in qualunque azione avviene lo stesso: l’esoterico dà luogo all’essoterico, e conformandolo gli concede la sua validità.

Ricordiamo che questa doppia corrispondenza è pertanto reciproca, e si esprime in forma simultanea, che fa sì che l’una e l’altra si complementino in un tutto, anche se dobbiamo chiarire che agli occhi dei sensi ciò che prima si osserva è la faccia brillante e luminosa di qualunque espressione, la quale ci porta posteriormente a scoprire il significato della struttura occulta della trama che ci appare così invisibile e interna. Vale a dire che ciò che dal punto di vista del creatore dell’opera è il primo e principale, dalla prospettiva della creatura che osserva l’opera –che considera come la realtà– si mostra come un’oscura causa secondaria rispetto a ciò che è capace di vedere nell’arazzo. La relazione di preminenza è dunque invertita l’una rispetto all’altra, benché si può anche avvertire che al di là di questa opposizione entrambi gli aspetti si coniugano nell’unità dell’opera, sia questa un’azione o una cosa.

La Tradizione ha lavorato sempre con questi due concetti, che non si escludono, ma che al contrario non possono essere l’uno senza l’altro, e li ha associati unanimemente con i simboli del cielo e della terra che visualizza come le due metà, superiore ed inferiore, di una sfera. Ed entrambi costituiscono il corpo della sfera, benché il cielo, con il Sole nel suo centro, è ciò che origina la vita nel nostro pianeta.

Mentre l’interno o l’esoterico quasi non è percettibile, essendo essenziale, l’esterno o essoterico si manifesta in forma molteplice e visibile.

Il primo è riferito alla qualità e alla sintesi, il secondo alla quantità ed al molteplice. E mentre l’uomo ordinario, immerso nelle tenebre del profano, ammira e venera il quantitativo, unica cosa che nel suo stato gli è dato osservare, l’iniziato conosce e lavora con il qualitativo, ovvero il sacro. Cercando di comprendere i simboli, diventa indispensabile avere un’idea chiara su due aspetti opposti e complementari che ogni simbolo possiede: l’essoterico e l’esoterico.

L’essoterico è l’esterno, la forma visibile che un’energia determinata assume per manifestarsi nel mondo dei sensi, e che varia secondo il tempo, lo spazio e il livello della realtà in cui si esprime. L’esoterico (dal greco esoterikos, non da exòs = fuori), significa l’interno, l’occulto e non manifesto, la parte segreta del simbolo che non è altro che un’energia, idea o forza che ogni segno sacro contiene, e che nei nostri lavori è ciò che veramente interessa apprendere, conoscere e sperimentare.

Le scienze ordinarie studiano il simbolo unicamente dal punto di vista esteriore, e pertanto possono percepire soltanto le apparenti differenze fra le varie tradizioni e le diverse scienze, non potendo stabilire fra queste relazioni vere, come quelle che la nostra Scienza Esoterica potrà darci, poiché questa conosce l’identità profonda delle energie a cui si riferisce, che trascendono la loro apparenza formale e permettono la connessione con quella realtà metafisica che solo attraverso l’esoterico potremo percepire. L’esoterico è pertanto unificante e rischiarante e arriveremo a comprenderlo soltanto quando saremo disposti a trapassare e penetrare le semplici apparenze delle cose e dei simboli, permettendo che questi ci rivelino le energie Occulte che possiedono. In questo modo possiamo penetrare in altri spazi del nostro essere, altre aule ed ambiti curiosamente uniti nella memoria, che saranno i passi primi all’ingresso nella nostra Chiesa; e pertanto completamente atemporale.

Volendo esagerare, però, si potrebbe considerare un esoterismo essoterico ed un essoterismo esoterico.

Voglio dire che tecnicamente quando c’è una discorso simbolico, chi conosce la chiave può comprendere il significato del messaggio; poiché la chiave è disponibile a chi fa parte del gruppo, a chi sta dentro, allora il messaggio è esoterico (riferito a chi sta dentro). ma il messaggio è pubblico e chiunque, pur non conoscendo la chiave, può interpretarlo secondo la sua sensibilità; in questo caso è exoterico (riferito a chi sta fuori). Ma la chiave non è da considerarsi in modo troppo materialista. la chiave la ricevono gli iniziati. Ma l'iniziazione può a sua volta essere resa un rito e quindi esistono iniziazioni exoteriche. Più o meno tutte le religioni sono iniziazioni exoteriche. Ossia c'è un simbolismo, ma alla fin fine dietro i simboli c'è solo sentimentalismo e fideismo, nessuna vera conoscenza. Vi è anche il caso di iniziazioni naturali, cioè la possibilità che talune individualità abbiano una sensibilità tale da penetrare i misteri. Esse hanno cioè ricevuto una iniziazione anche se non hanno partecipato a rituali; hanno semplicemente maturato nella propria vita una consapevolezza ed un discernimento della verità.

Ad ogni modo, ammettendo un insegnamento circa la verità, di solito esso non consiste solo di nozioni, ma soprattutto di tecniche. Chi apprende le tecniche e le applica, quando considera le nozioni ne può apprezzare la squisitezza esoterica. Chi si limita al messaggio, percorre la via exoterica. Ma la via exoterica percorsa con tutta la persona, pienamente vissuta, può portare alla vera iniziazione (alla partecipazione della verità) così come le tecniche praticate superficialmente e con bramosia di conoscenza possono portare ad una iniziazione illusoria.

(di Rino Guadagnino) 07 05 2011

 Tratto da: http://pensieri-di-gandalf.blogspot.it/2011/05/esoterico-ed-essoterico-di-rino.html

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